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CARRELLO

STEVE MCQUEEN ALLA SIX DAY TRIAL DEL 1964 SDT (Erfurt, East Germany 7 -12 Sept)

L'AMERICAN SILVER VASE TEAM ALLA INTERNATIONAL SIX DAY TRIAL DEL 1964 (07-12 sett. Erfurt - East Germany 1964)

Alla fine degli anni ‘50, S.McQueen e un gruppo di amici fecero un viaggio in moto a Cuba nel pieno dell’insurrezione rivoluzionaria di Castro contro il regime di Batista, viaggiando giorni fra le strade dissestate delle campagne e incontrando militari in uniforme da ogni parte: ….“abbiamo avuto una grande avventura, che è una delle cose che rendono così grande il motociclismo perché non manca mai di dare una sensazione di libertà e di avventura". dichiarò Steve in una intervista.

https://speedtracktales.com/index-of-isdt-events/isdt-1964-e-germany/

Con questo spirito Steve si avvicinò alle corse fuoristrada e Bud Ekins lo aiutò con la sua esperienza ad imparare la tecnica di guida, i segreti e la preparazione delle moto per affrontare le corse nel deserto a livello competitivo.

B. Ekins aveva già partecipato a 4 edizioni della I.S.D.T vincendo una medaglia d’argento nel 1961 e due d’oro nel ’62-63 e diventò il suo mentore, furono amici inseparabili per molti anni partecipando insieme anche a gare di rilievo come la Greenhorn Enduro del ’63, la Baja 1000, la Elsinore Grand Prix su Husqvarna 405cc Husky.  

McQueen vinse numerosi trofei prima che i contratti con gli studios di Holliwood gli proibissero di gareggiare in moto e avere una vita troppo spericolata, ma lui fece comunque altre gare con uno pseudonimo e partecipò a molte corse automobilistiche come a Sebring nel 1970 su Porsche 908, alcune anche per esigenze cinematografiche rischiando più volte la vita come nelle riprese del film ‘La 24 ore di Le Mans’ del ’71 che lo vedeva anche nella veste di co-produttore con la “Solar Productions” che poi gli causò molti problemi economici proprio per i costi delle riprese di questo film.

In una intervista Bud definì Steve un amico disinteressato e ricordò come uno dei periodi più belli della sua vita quello dei primi anni sessanta in cui S. McQueen trascorreva molte giornate nella sua officina a trafficare sulle moto di amici e clienti e a preparare quelle per le loro gare nei weekend.

Fu in questo periodo fra il ’63 e il ’64 che Steve si liberò di molti impegni cinematografici per dedicarsi principalmente alla preparazione di una gara molto speciale e rischiosa anche per il clima politico di quegli anni di “guerra fredda”: la trasferta in Germania dell’Est per la sei giorni internazionale di trial (ISDT) del settembre 1964 con l’American Vase team che per la prima volta rappresentava  ufficialmente gli Stati Uniti come squadra affiliata F.M.I.

Il viaggio in Europa fu molto importante per i due amici e il team comprendeva anche il fratello minore di Bud, Dave Ekins e Johnny Steen in sella a tre T100SC 500cc., mentre Steve e Cliff Coleman come pilota di riserva in sella a due 650cc.TR6SC del 1964 preparate dal reparto corse Triumph di Coventry.

Le moto vennero ulteriormente sviluppate grazie all’esperienza di B.Ekins e aggiornate dopo una prima verifica che fecero direttamente alla consegna delle moto dal reparto corse.  Il  concessionario “Comerfords” nel sud di Londra, incaricato di preparare il trasporto in Germania per conto di Johnson Motors, mise a disposizione la sua officina per i lavori.

Bill Johnson, il fondatore della Johnson Motors e primo importatore esclusivo della Triumph in USA dal 1940 al 1950, è stato un innovatore in molti aspetti della commercializzazione e della pubblicità delle due ruote.

Sosteneva che il punto vendita doveva essere un vero e proprio ‘attractive store’ della motocicletta con segni di tutto quanto fa parte la sua cultura e non un semplice negozio di moto, ma un punto di riferimento per fun della moto e il grande show room con le moto esposte doveva avere i pavimenti mantenuti puliti quotidianamente senza tracce d’olio.

B.Johnson era un esperto nell’uso dei media per sostenere la sua attività e aveva coinvolto attori e personaggi televisivi per promuovere la passione per la motocicletta come segno distintivo di libertà e gusto per l’avventura nell’America del boom economico postguerra.

Fra questi Robert Taylor, Rita Hayworth, Marlon Brando, Robert Stack, Keenan Wynn e Lee Marvin corsero su Triumph in eventi amatoriali.

Dopo la sua scomparsa nel 1962, poche ore prima che Don Burnett vincesse per la prima volta su una Triumph T100/SR la più prestigiosa gara USA, la 200 Miglia di Daytona, anche Don Brown il nuovo manager di Johnson Motors e tutto il suo staff, si impegnarono moltissimo nella promozione di centinaia di eventi ogni anno di cui la trasferta della ‘sei giorni’ in Germania Est doveva essere uno dei più importanti.

Vennero organizzate conferenze stampa e servizi fotografici già in agosto del ‘64 nella stessa casa di McQueen a Malibù con tutto il team per presentare al grande pubblico il percorso e le peculiarità della ISDT, con la collaborazione degli altri sponsor come Bell per i caschi, Barbour per l’abbigliamento, Lewis per gli occhiali.

D.Brown inviò assieme agli iscritti e il team manager Ted Wassel, anche un fotografo e cineoperatore semi professionista e corridore dilettante per riprendere tutti i momenti della gara sulla sua Triumph T120C (Lynn Wineland), sapendo che una vittoria di S.McQueen avrebbe significato un ritorno commerciale enorme e la possibiltà di sfruttare le immagini e i filmati per anni di pubblicità.

La corsa si svolse per i primi due giorni sotto la pioggia più o meno intensa e tutto procedeva bene con i tempi e con le moto, lo spirito era buono anche se in diverse situazioni i compagni del team dovettero proteggere Steve dall’eccesivo ‘calore’ dei fun e dai giornalisti.

Il terzo giorno spuntò il sole e iniziarono con entusiasmo pensando di riuscire a guadagnare posizioni nonostante la diffidenza e alcuni episodi di ostracismo dei commissari e assistenti gara, ma Bud Ekins cadde, si ruppe una caviglia e pur arrivando ai controlli nei tempi dovette poi abbandonare la corsa.

Steve invece colpì prima un grosso sasso rompendo la marmitta e fu obbligato a fermarsi per fare riparazioni, poi ripartì e mentre stava tirando per recuperare cadde su delle roccie in una stretta gola per evitare uno spettatore che si era messo nella strada e così si trovò con la moto in un fossato, la forcella storta e qualche taglio sul viso, ma volle portare la moto alla fine percorso per non compromettere la corsa dei compagni.

Coi due principali protagonisti fuori gioco e John Steen ritardato da false indicazioni di un poliziotto, Dave Ekins e Cliff Coleman erano gli unici senza problemi che potevano ora correre per la medaglia d’oro personale che infatti vinsero rispettivamente nella classe 500cc e 750cc (Coleman arrivò terzo dietro i due inglesi John Giles e Ken Heanes su Triumph TR6 ufficiali del “Vase Team” inglese con serbatoi e parafanghi in alluminio), mentre J.Steen vinse quella d’argento nella classe 500 arrivando sedicesimo.

Le moto vennero poi riportate in Inghilterra per le riparazioni al reparto corse Triumph e furono riscritte nel ISDT dell’Isola di Mann nel 1965 con Ed Kretz sulla TR6SC di S.McQueen, Johnn Steen, L.S.Farmer, Mc. Green e Cliff Coleman ma non vinsero medaglie.

Nel 1966 ritornarono in USA e quattro furono iscritte alla “Tijuana – La Pax Baja 1000”, giudate da Dave e Bud Ekins, Cliff Coleman, Eddie Mulder. Di queste motociclette della storica ISDT del 1964, l’unica di cui si conosce dove si trova attualmente è quella di S.McQueen (n.278).

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per ulteriori approfondimenti: https://speedtracktales.com/2013/01/23/the-price-of-fame-steve-mcqueen-and-the-isdt/

 

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